Un filo di memoria per la pace
Venerdì 19 settembre studentesse, studenti e docenti delle classi 1^D, 2^A, 3^E, 3^Q/U del nostro Istituto hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal “Comitato Genitori” dell’IC “Rapallo - Zoagli” con i compagni della scuola primaria e delle secondarie di I e di II grado della città. E’ stata realizzata una commovente manifestazione per chiedere a gran voce la pace, anche alla luce della tragedia che si sta consumando in Palestina. Ragazze e ragazzi hanno srotolato un filo rosso lungo più di due chilometri, decorato con oltre ventimila fiocchi bianchi - uno per ogni bambino vittima della guerra - e lo hanno tenuto in mano lungo tutto il percorso. Altri portavano con sé cartelloni e bandiere della Pace.
La sfilata è partita dal Molo Carlo Riva del porto cittadino e ha percorso il Lungomare di Rapallo, attirando l’attenzione di cittadini e turisti che, incuriositi, si sono avvicinati, hanno domandato di che cosa si trattasse e si sono interessati, rendendo così il corteo più consistente e partecipato. Anche i Sestieri di Rapallo hanno voluto prendere parte all’iniziativa, sparando 21 colpi di mortaretto.
La lunga fila di bambini e ragazzi ha raggiunto poi il Castello, dove il filo, teso e sistemato a mo’ di vela tra un palo e la ringhiera, costituisce l'installazione che vuol essere “un monito potente, visibile a tutti, che ricorderà il costo umano della guerra e l’urgenza di costruire la pace”, come si legge nel comunicato redatto a cura del “Comitato Genitori”.
La scelta dei colori - rosso per il filo; bianco per i nastri annodati ad esso - non è stata certo casuale ma dettata da un evidente richiamo simbolico: il rosso della cruenta tragedia in contrasto con il bianco dell’innocenza infantile. Questo è stato chiaro fin dall’inizio, quando chi teneva in mano il filo si sentiva particolarmente coinvolto. “E’ stato emozionante” hanno detto molti partecipanti. “Vogliamo che questo filo diventi occasione per educare e sensibilizzare le nuove generazioni ai valori della pace, del rispetto della vita, della solidarietà”
La manifestazione ha dimostrato che anche i giovani possono lanciare messaggi potenti e contribuire alla costruzione di un mondo migliore.
Articolo a cura di: Elisha Don Hapuarachchi, Nada Elsabagh, Alessia Migliore, Ilaria Mandelli, Safae Er Radi e studentesse e studenti della classe 2^A





